Il dolore alla spalla e alla cuffia dei rotatori, rappresenta un dolore molto comune e sono in tanti a patirne le conseguenze nella vita quotidiana. Dolore che impedisce di riposare, dolore mattutino che spesso si attenua nel quotidiano e si ripresenta dopo aver mantenuto posture prolungata… di cosa si tratta?
Facciamo una premessa: la spalla è una delle articolazioni più complesse del nostro corpo e le cause possono essere molteplici. Vediamo una delle più frequenti cause di dolore alla spalla: quello correlato alla cuffia dei rotatori. Quest’ultima è una struttura muscolo-tendinea che avvolge la testa dell’omero permettendo i movimenti della spalla in tutti le direzioni. Sebbene sia didatticamente divisa in 4 muscoli principali (sopraspinoso, sottospinoso, piccolo rotondo e sottoscapolare) è realmente un’unica struttura intrinsecamente collegata. La funzione principale è quella di stabilizzare l’articolazione e permetterne (in sincronia con altri muscoli quali deltoide, pettorale etc) una buona funzionalità della spalla.
La cuffia dei rotatori rappresenta infatti il motore di omero e scapola che si congiungono formando l’articolazione della spalla.
Tramite una perfetta sincronia, i muscoli e i tendini sopracitati permettono il normale scivolamento della testa dell’omero nella sua cavità permettendo il movimento del braccio. Capisci bene che, una sofferenza di questa fondamentale struttura limiti i normali movimenti potendo spesso causarne il dolore.
Molto spesso, quando si presenta quest’ultimo, si fa un ecografia o una risonanza. Entrambi gli esami permettono una buona valutazione della salute dei muscoli e dei tendini ma non sempre mostrano direttamente la causa del tuo dolore. Non è infatti raro riscontrare lesioni parziali e calcificazioni in soggetti asintomatici.
COSA FARE IN PRESENZA DI DOLORE ALLA SPALLA?
Anzitutto è bene effettuare una corretta diagnosi, che non deve limitarsi solo alla valutazione della spalla tramite esami diagnostici, ma necessita di una visita specialistica. Indagare tutti i fattori di rischio e le possibili cause che hanno “dato il via” alla tua sofferenza rappresenta proprio il primo step. “Trattare le persone e non le immagini” è la prima regola, perchè basarsi solo su delle immagini ridurrebbe e limiterebbe i risultati di qualsiasi terapia. Indagare i fattori di rischio sistemici e conoscere le attività fisiche che svolgi, ci aiuterà ad avere un quadro più completo della tua salute andando oltre la “singola immagine”. Talvolta infatti il dolore può iniziare anche in maniera subdola e in assenza di traumi ben specifici.

COME PUO’ AIUTARMI LA FISIOTERAPIA?
Una valutazione della funzionalità della cuffia dei rotatori in questi casi è di grande aiuto per misurare l’entità del deficit funzionale. L’utilizzo del dinamometro permette di valutare le capacità residue e la funzionalità della spalla tramite valutazioni specifiche, al fine di quantificare il punto di partenza e monitorare i progressi in maniera oggettiva, settimana dopo settimana.
Successivamente si imposterà il programma riabilitativo, che ha come obbiettivo primario la riduzione del dolore. Contemporaneamente si dovrà lavorare per migliorare la funzionalità, spesso limitata nei movimenti più complessi e talvolta anche in quelli più elementari. Spesso, infatti, in fase acuta pettinarsi, allacciarsi il reggiseno, e posare un oggetto su ripiani alti risulta impossibile.
QUALE TRATTAMENTO AD OGGI RISULTA PIU’ EFFICACE?
In presenza di dolore di spalla, causato dalla cuffia dei rotatori, le terapie strumentali ad oggi non rientrano tra i trattamenti consigliati, in quanto sebbene (se associate al riposo) possano sembrare utili a ridurre il dolore nei primi stadi, non miglioreranno la qualità, la struttura e la funzionalità tendinea. Questi due ultimi obbiettivi, che dovrebbero risultare primari e indispensabili per ridurre il dolore a lungo termine e recuperare la piena funzionalità della spalla possono (e devono) essere raggiunti tramite la somministrazione di specifici esercizi e movimenti. Risulta quindi di fondamentale importanza iniziare sin dalle primissime fasi un percorso di esposizione graduale a specifici movimenti al fine di abituare il braccio a sopportare i carichi a cui è sottoposto quotidianamente. Per capire meglio ti rimando all’articolo sulle tendinopatie sperando di chiarire ulteriormente i tuoi dubbi
Se invece, hai letto questo articolo perché soffri di dolori alla spalla e vuoi un consiglio, o vuoi semplicemente saperne di più non esitare a contattarmi compilando il form o lasciando un messaggio!